giovedì 20 maggio 2010

LA CRISI DI WEIMAR E IL NAZISMO IN GERMANIA

di Malik Yuliana

1. La Repubblica di Weimar
La fine della I guerra mondiale venne determinata sul fronte occidentale dal crollo, politico prima che militare,della Germania: una rivoluzione gestita da forze borghesi e socialiste depose il Kaiser e instaurò la repubblica. Tra il novembre del 1918 e il governo del 1919 la situazione interna rimase molto confusa e instabile, tanto che la prima settimana del nuovo anno è passata alla storia come la “settimana di sangue”, perché un tentativo insurrezione da parte di forze comuniste venne represso con l’aiuto dell’esercito.
Con il tempo si consolida la cosiddetta Repubblica di Weimar, che si diede una Costituzione liberl-democratica ma rimase caratterizzata per tutta la sua durata (fino all’ascesa al potere di Hitler) da una forte instabilità politica: il Parlamento era frammentato in molti partiti che non riuscivano a trovare l’accordo necessario a formare una maggioranza. L’instabilità era dovuta anche a ragioni economiche , perché l’enorme debito pubblico e la situazione del dopoguerra portarono a un’iperinflazione che polverizzò il valore del marco. La crisi economica e sociale nei primi anni Trenta divenne gravissima.

2. Hitler e il nazismo dalle origini
Il Partito nazista era uno dei tanti gruppi che formavano la galassia dell’estrema destra militarista e nazionalista. Hitler, che come milioni di Tedeschi aveva passato gli ultimi anni nell’esercito e non aveva un’occupazione civile, divenne presto il leader di questo movimento, sia per le sue capacità oratorie sia per le sue doti organizzative. Era da tempo un convinto assertore delle teorie razziste, e sin dall’inizio diede al movimento nazista un preciso indirizzo in questa direzione. Nel 1923,forte dell’appoggio di Hindenburg – uno dei due generali che avevano guidato l’esercito tedesco al tempo della guerra – tentò con i suoi uomini un colpo di Stato a Monaco, ma fallì e dovette subire una breve detenzione.

3. Mein Kampf, il programma politico hitleriano
In carcere Hitler mise per iscritto le sue idee in un libro dal titolo Mein Kampf, cioè La mia battaglia, in cui esprimeva una visione razziale della storia, interpretata come un conflitto millenario tra le razze umane. Hitler parlava anche della necessità di riunificare tutti i territori abitati da Tedeschi e di aprire uno “spazio vitale” di espansione per il popolo tedesco verso est, sottomettendo i popoli slavi.

4. Da Monaco a Berlino
Tra il 1924 e il 1925 la situazione della Repubblica di Weimar cominciò a stabilizzare e a normalizzarsi, anche in seguito ad accordi internazionali con la Francia e ad aiuti e investimenti statunitensi. Ma il crollo di Wall Street del 1929 ebbe conseguenze molto gravi per la Germania, perché con il ritiro di gran parte dei capitali statunitensi la crisi economica divenne gravissima, al punto che la disoccupazione raggiunse livelli altissimi. Le piazze vennero sempre di più controllate dagli uomini di Hitler, che si erano dati un’organizzazione paramilitare e nelle elezioni che si susseguirono, nel contesto di una insanabile instabilità, i nazisti ottennero affermazioni sempre più nette.

5. Il nazismo al potere
Vinte le elezioni, hitler ricevette la nomina a cancelliere all’inizio del 1933 e divenne poi capo dello Stato l’anno successivo. Tra il 1933 e il 1934 la Germania venne sottoposta a un regime totalitario: i partiti sciolti e dichiarati illegali, tutti i poteri concentrati nelle mani del governo e di Hitler personalmente, l’economia e la società poste rapidamente sotto stretto controllo. Uno dei passaggi chiave per il raggiungimento di questi obiettivi fu l’incendio del Parlamento, il Reichstag, avvenuto poco dopo la salita al poter di Hitler e di cui vennero accusati i comunisti, contro i quali si scatenò una vera e propria caccia all’uomo. Nel 1934 Hitler fece liquidare da reparti speciali a lui fedeli(SS) i capi delle SA che mantenevano posizioni politiche non del tutto allineate con le sue, venendo così incontro anche a pressioni degli ambienti industriali.

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