lunedì 7 giugno 2010

La divisione dell'Europa e del Mondo e la Guerra fredda

di Serena Di Giovanni

S’innalza la “cortina di ferro”

Dopo il 1945 i rapporti tra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti divennero sempre più tesi. La collaborazione che era durata finché c’era la necessità di combattere il nemico, la Germania hitleriana, non resse di fronte alla necessità di costruire in futuro di pace e di stabilità per il mondo del dopoguerra. Nel marzo 1946 Churchill disse che una “cortina di ferro” si stava stendendo in Europa tra i paesi dell’Est e i Paesi dell’Ovest. L’ unione Sovietica stava infatti trasformando i Paesi che l’Armata rossa aveva raggiunto nella sua marcia verso Berlino in Stati satelliti, in repubbliche democratiche rette da governi graditi a Mosca che sempre più si ispiravano al comunismo.

Il colpo di Stato a Praga

La carta politica europea venne tracciata dai vincitori sulla base della dislocazione dei loro eserciti al momento della pace. La Cecoslovacchia, nata dopo la fine della Prima guerra mondiale dell’unione di alcune regioni che avevano fatto parte dell’Impero austro-ungarico, era stata occupata dai nazisti sin dal 1938, dopo i celebri accordi di Monaco.
Nel maggio del 1948 erano previste nuove elezioni politiche. Ma in febbraio i comunisti attuarono un colpo di Stato in seguito al quale venne instaurata una Repubblica democratica popolare, sul modello dell’Unione Sovietica.

Il blocco di Berlino

Dopo la Conferenza di Potsdam la città di Berlino era stata divisa in quattro settori, controllati ciascuno da una delle potenze vincitrici; era però interamente situata nel settore della germania controllato dall’Unione Sovietica. Stalin decise un irrigidimento della questione tedesca e attuò il blocco del settore ovest di Berlino, chiudendo agli Occidentali ogni via di accesso con l’intento di indurli ad abbandonare la città. Tra il giugno del 1948 e il maggio del 1949 Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti decisero di fare la “salvezza” di Berlino una questione fondamentale, e rifornirono la città attraverso un gigantesco ponte aereo.

Germania federale e Repubblica democratica tedesca

Nel 1949 i paesi occidentali diedero vita alla Repubblica federale tedesca, uno stato federale fondato su un sistema politico di tipo occidentale basato su libere elezioni, in cui il capo del governo è responsabile di fronte al Parlamento eletto a suffragio universale;
Pochi mesi dopo i Sovietici istituirono la Repubblica democratica tedesca, un secondo Stato tedesco basato sui principi economico-politici dello stalinismo.
Questa divisione della Germania sarebbe durata fino al 1989.
Nel 1961, di fronte ai numerosi tentativi di fuga nel settore occidentale da parte di cittadini tedesco-orientali,i dirigenti comunisti fecero costruire un mero di fatto invalicabile tra le due zone della città: il muro di Berlino.




La carta politica d’Europa del 1949

Le repubbliche baltiche persero la loro indigenza ed entrarono a far parte dell’ Unione Sovietica.
I confini della Polonia e della Cecoslovacchia vennero ridisegnati: furono annesse all’Unione Sovietica ampie regioni che erano appartenute alla Polonia.
Nascono due Germanie ma la divisione della Germania non fu mai accettata dai Tedeschi.

La situazione del Balcani

Quanto alla Jugoslavia si era liberata da sola dall’occupazione nazifascista sotto la guida dei gruppi partigiani di Tito, e il suo territorio non era stato occupato né dagli eserciti alleati né dall’Armata rossa. Tito diede vita a un regime socialista che non era tuttavia legato a Mosca, e la Jugoslavia non poteva quindi essere considerata parte del blocco sovietico. Per alcuni decenni nel secondo dopoguerra, Tito sarà una delle personalità internazionali più importanti e darà vita a una politica estera indipendente.

La “ guerra fredda” e la divisione del Mondo

La formula “guerra fredda” indica in estrema sintesi lo stato dei rapporti politico-militari tra le due superpotenza tra la fine degli anni Quaranta e la fine degli anni Ottanta:
 ragioni ideologiche i due sistemi politici, sociali ed economici del tutto incompatibili.
 ragioni politiche, aspirando entrambi a estendere il controllo che esercitavano sul resto del mondo.
Stati Uniti e Unione Sovietica non combatterono mai direttamente, ma armarono, istituirono, finanziarono e provocarono colpi di stato per evitare che il controllo di un territorio cadesse nelle mani della potenza avversaria.

Il piano Marshall

Nel 1947 Marshall invitò i paesi europei a presentare dei piani di ricostruzione economica che gli Stati Uniti potessero finanziare. L’ invito era rivolto a tutti i Paesi Europei, ma soltanto sedici nazioni del blocco occidentale parteciparono alla Conferenza di Parigi. Il piano Marshall divenne quindi uno strumento di contenimento dell’espansionismo sovietico in Europea. Il piano Marshall, i cui aiuti affluirono in Europa fino al 1952, consenti in effetti la ricostruzione nei Paesi semidistrutti dalla guerra e creò le premesse per lo sviluppo economico degli anni Cinquanta.

Nato e Patto di Varsavia

Questo legame venne ufficializzato nel 1949 con la nascita di un’ alleanza militare difensiva denominata Patto Atlantico o Nato, struttura politico-militare molto complessa che dalla fine degli anni Quaranta in poi riunisce in un unico dispositivo militare le forze armate degli Stati Uniti, del Canada e dei Paesi dell’ Europa occidentale.
E’ stata fino al 1989 la struttura portante del sistema difensivo europeo nei confronti dell’Unione Sovietica. Nel 1955 l’Unione Sovietica rispose all’iniziativa statunitense promuovendo il patto di Varsavia, un‘analoga struttura politico-militare tra i Paesi dell’Est e l’Unione Sovietica

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