venerdì 4 giugno 2010

Rivoluzione russa e nascita dell'Unione Sovietica

di Carotenuto Francesca
1. La Russia dopo il fallimento della riforma agraria del 1861
In Russia,dopo la sconfitta nella Guerra di Crimea,era stato compiuto un complesso tentativo di attuazione di una riforma agraria,che aveva però dato esiti insoddisfacenti. La condizione del mondo contadino,se pur liberato dalla servitù della gleba,non era migliorata e i problemi sociali si erano aggravati piuttosto che avviarsi a soluzione. Il paese comunque si era sviluppato,aveva conquistato nuove terre in Asia ed era stata costruita la ferrovia Transiberiana,completata nei primi anni del nuovo secolo.
Tra le correnti contrarie allo zarismo,va sottolineata la presenza non solo di gruppi anarchici,ma anche di gruppi che si ispiravano al populismo russo.
2. La Rivoluzione russa del 1905
Nel 1905 la Russia venne sconfitta nella guerra che l’aveva opposta al Giappone per il controllo dei mari dell’Estremo Oriente.
La disfatta pesò non poco negli ambienti militari;la marina militare russa,si era perfettamente resa conto che la ragione della sconfitta era l’arretratezza tecnologica ed economica del Paese,a fronte di una impetuosa crescita giapponese:il problema era quindi politico non militare.
La rivoluzione tuttavia non scoppiò nell’ambito della marina militare,ma a San Pietroburgo,dove ebbe inizio come una classica rivolta popolare:una manifestazione innescata dalla fame e dalle cattive condizioni di vita venne repressa con cariche di cavalleria di spietata violenza.
Il potere zarista ebbe molta difficoltà a contenere l’insurrezione,perché le tradizionali basi della società russa vennero messe in crisi dall’appoggio dei militari agli insorti;i rivoluzionari chiedevano la modernizzazione del Paese e istituzioni parlamentari che erano ormai presenti in tutta Europa.
A San Pietroburgo si era formato il primo soviet rivoluzionario,che ebbe vita breve,e il socialista Lev Trockij che lo aveva presieduto fu arrestato e riuscì fortunosamente a fuggire in esilio.
Tuttavia la rivoluzione ebbe un esito di lungo periodo:fu infatti concessa la Duma,un’assemblea rappresentativa sul modello dei Parlamentari occidentali che avrebbe dovuto affiancare,sia pure con scarsi poteri,l’azione dello zar.
La Duma ebbe però sempre vita molto stentata e non incise a fondo sulla realtà politica del Paese;non riuscì soprattutto a risolvere la ricorrente questione della riforma agraria.
Una certa importanza ebbe per esempio il Partito costituzionale democratico,espressione delle forze borghesi;rimase invece fuori legge il Partito operaio socialdemocratico russo,formatosi nell’ambito della Seconda Internazionale,che nel 1903 si era diviso in due correnti:i menscevichi(cioè i minoritari)che non ritenevano possibile attuare con successo una rivoluzione socialista in Russia data l’arretratezza del Paese e la necessità che prima si sviluppassero una moderna borghesia liberale e industriale e al classe operaia;i bolscevichi(maggioritari)guidati da Nikolaj Lenin,che ritenevano invece possibile una via russa al socialismo e diedero al partito una rigida organizzazione verticista che puntava alla massima efficienza.
3. La Rivoluzione russa del febbraio 1917
Nel corso della Prima guerra mondiale,anche in conseguenza all’andamento disastroso del conflitto,nel febbraio del 1917 scoppiò una rivoluzione in seguito alla quale lo zar dovette abbandonare il trono.
Si trattava di una rivoluzione moderata,di stampo liberale e borghese,che portò alla formazione di un governo provvisorio retto dapprima dal nobile L’vov,poi dal moderato Kerenskij. Lenin,che era a capo dei bolscevichi,ossia della corrente maggioritaria del partito socialdemocratico,rientrò in Russia già in aprile e subito enunciò le cosiddette Tesi di aprile,tra cui le parole d’ordine “Tutto il potere ai soviet” e “La terra ai contadini”,oltre alla richiesta di porre immediatamente fine alla guerra.
4. Estate e autunno del 1917
Dopo un fallito attacco a sorpresa in Galizia,mentre l’esercito russo cominciava a sfaldarsi e i Tedeschi erano ormai quasi alle porte della capitale,il generale Kornilov tentò di assumere con la forza il potere ma venne fermato dalla truppe fedeli al governo provvisorio e dall’azione decisa dei bolscevichi di Lenin,che era riparato in Finlandia dopo un fallito tentativo di insurrezione e potè così rientrare.
5. La Rivoluzione d’ottobre
In autunno i bolscevichi avevano ormai dalla loro gli operai e buona parte dell’esercito,anche se nel mondo rurale erano poco presenti;decisero quindi di passare all’azione e presero il potere alla fine di ottobre. Kerenskij dovette fuggire e si formò un Comitato rivoluzionario guidato da Lenin,che ebbe l’appoggio anche di altre forze. Si tennero egualmente le elezioni dell’Assemblea costituente,vinte dai socialrivoluzionari,ma Lenin la sciolse e impose la dittatura del proletariato e la nascita di un sistema di potere fermamente nelle mani dei comunisti.
A marzo,mentre ogni opposizione interna veniva spenta,Lenin impose la decisione che la Russia uscisse dalla guerra e firmò la pace di Brest-Litovsk,che costò al Paese la perdita di notevoli territori a ovest,tra cui l’Ucraina. Subito dopo però si formarono le cosiddette Armate bianche,forze controrivoluzionarie sia russe sia di altri Paesi,che i comunisti attaccarono guidati dal Ministro della guerra Trockij,costituendo un esercito rivoluzionario,l’Armata rossa. In una situazione di miseria e di fame venne instaurato quello che Lenin chiamo comunismo di guerra,ovvero una serie di provvedimenti con cui tutte le risorse vennero destinate alla guerra contro le Armate bianche,la proprietà provata abolita,i beni alimentari nelle campagne requisiti,e così via. La polizia politica intanto scatenava una campagna di terrore contro gli oppositori interni.

6. La NEP e la nascita dell’Unione Sovietica
Nel 1921,a guerra civile conclusa,venne varata una Nuova Politica Economica(NEP),secondo la quale i contadini poterono nuovamente accedere alla proprietà privata della terra e si ristabilirono alcune condizioni per l’economia di mercato. Venne duramente repressa una sollevazione delle truppe della fortezza di Kronstadt e si diede avvio al Comintern,una Terza Internazionale in cui il Partito comunista russo assumeva le leadership della lotta comunista nel mondo.
Dopo la morte di Lenin,avvenuta nel 1924,il potere venne gestito collegialmente per alcuni anni.
Le personalità dominanti erano quelle di Trochij e di Stalin,e fu quest’ultimo che,alla fine degli anni Venti,riuscì a prevalere.

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